Emergenza alluvione: allarme opere d’arte, ecco come comportarsi per evitare di rovinarle. In campo anche i Caschi blu della cultura

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Non è mai troppo tardi, si potrebbe dire. Dal Ministero della Cultura comunicano oggi – dieci giorni dopo l’inizio dell’alluvione in Romagna – che i Caschi blu della cultura, la task force ministeriale istituita per operazioni di salvaguardia del patrimonio culturale minacciato da calamità o eventi bellici sia all’estero che in Italia, hanno inviato materiali e attrezzature indispensabili per le primissime operazioni di messa in sicurezza del patrimonio culturale danneggiato dall’alluvione in Emilia Romagna.

Tra questi si segnalano un’idropulitrice, una pompa sommersa, un serbatoio per acqua pulita, un compressore, cassette per il trasporto del materiale bagnato, sacchetti in plastica, teli, pennelli e i dispositivi di protezione individuale e di lavoro, quali guanti, camici e tute. Lo ha disposto il Segretario generale del MiC, Mario Turetta, su indicazione del Ministro Gennaro Sangiuliano.  Ad organizzare il trasporto è presente il personale sia dei Caschi blu della cultura che dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, coordinati dal Contact Point, Paolo Iannelli, si legge nella nota.

Il materiale verrà consegnato al coordinatore dell’Unità di crisi UCCR-MiC dell’Emilia Romagna, Corrado Azzollini. “Quello dei Caschi Blu della Cultura è il primo atto di una serie di iniziative a sostegno della cultura in Emilia Romagna. Ora avviamo un monitoraggio dettagliato dei danni poi partiamo con gli interventi”, precisa il Ministro Sangiuliano.

Emergenza alluvione: allarme opere d’arte, ecco come comportarsi per evitare di rovinarle

“Alluvione, c’è una emergenza nell’emergenza, quella che riguarda le opere d’arte e altri oggetti di valore culturale, a cominciare dai mobili che, essendo posizionati a terra, sono stati i primi a essere interessati dall’acqua che ha invaso abitazioni, gallerie, esposizioni, musei e locali vari”, a lanciare l’allarme è Nicola Crispino, presidente regionale di Confartigianato Restauro.

Per affrontare al meglio questa problematica, il Consiglio regionale di Confartigianato Restauro, in sintonia con il Consiglio nazionale, mette a disposizione i propri restauratori di beni culturali del territorio, iscritti all’elenco nazionale conservato al ministero della Cultura (Mic), per affrontare e implementare la messa in sicurezza del patrimonio culturale, prima di attuare qualsiasi intervento.

“Basta un semplice spostamento di un mobile imbevuto di acqua per comprometterlo definitivamente. Prima di fare qualsiasi azione invitiamo chiunque abbia a che fare con oggetti d’arte a informarsi sulle metodologie adatte. Per questo condividiamo e invitiamo tutti a leggere le linee guida della Regione Emilia Romagna che ben illustrano i comportamenti corretti da tenere in questi casi”.

Le linee guida della Regione Emilia Romagna si trovano a questo link: https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/notizie/2023/emergenza-alluvione-messa-in-sicurezza-di-opere-d-arte-e-altri-oggetti-di-valore-culturale-le-indicazioni-operative

Esistono delle professionalità specifiche che possono essere d’aiuto, vi è un elenco ufficiale nazionale dei Restauratori conservato al ministero della Cultura. “È importante accedere a questo elenco e verificare i restauratori accreditati presenti nel proprio territorio. Ricordiamo che le operazioni di restauro e manutenzione ordinaria e straordinaria sono di competenza dei restauratori di beni culturali e non sono previste deroghe. Qualsiasi azione di volontariato deve essere coordinata da questi professionisti, iscritti all’elenco nazionale, per evitare improvvisazioni o comportamenti non idonei che potrebbero causare gravi danni all’opera o all’oggetto interessato”.

L’elenco ufficiale dei restauratori si trova a questo link: https://professionisti.cultura.gov.it/restauratori

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