Il documentario su la fotografia di Gian Paolo Barbieri chiude Frame al Multisala Eliseo di Cesena

Sarà un finale legato alla bellezza e alla moda quello della rassegna di cinema e fotografia Frame al Multisala cinema Eliseo di Cesena, che ha riservato per l’ultima serata, quella di lunedì 15 aprile alle 21, l’appuntamento con l’arte e la fotografia di Gian Paolo Barbieri, famoso per i suoi ritratti di star del cinema, top model e grandi personalità, un maestro che ha segnato la storia della fotografia contemporanea di moda e costume.

Gian Paolo Barbieri è stato uno dei massimi esponenti che ha contribuito alla definizione di prêt-à-porter italiano e di fotografia di moda. Dapprima nella moda, poi nella fotografia etnica ed erotica, il suo sguardo sul corpo ha indagato e osservato l’anima.

Frame patrocinata dal Comune di Cesena e con il sostegno di Romagna Iniziative è un progetto di Serena Amatori e Alex Monogawa e ha scelto di concludere con un serata di grande valenza artistica con la proiezione del documentario Gian Paolo Barbieri – L’uomo e la bellezza e di avvalersi in sala a dialogare con il pubblico di un ospite d’eccezione, Giuseppe Zanotti, stilista italiano specializzato nella creazione di calzature di alta gamma, amico e grande conoscitore del lavoro di Barbieri.

Il documentario ripercorre la vita di Gian Paolo Barbieri, dagli esordi a Roma, passando per Cinecittà e Parigi. Gli esordi e la consacrazione negli anni ’70, ‘80 e ‘90, fino agli ultimi anni, caratterizzati dalla nascita della Fondazione Gian Paolo Barbieri, la vecchiaia e la malattia. I maestri Tom Kublin e Richard Avedon; le icone di cultura e bellezza, tra cui Audrey Hepburn, Ava Gardner, Sofia Loren, Elisabeth Taylor e Monica Bellucci; il teatro e il cinema, sue grandi fonti di ispirazione, da cui ha preso linfa, luce, dimensione; la moda in cui ha trovato la fama, grazie anche al padre, proprietario negli anni Cinquanta di un negozio di tessuti, che diventeranno protagonisti assoluti della sua ispirazione scenografica, permettendogli di comprendere al meglio Valentino, Versace, Ferré, Armani e altri grandi stilisti. La macchina da presa è al servizio delle emozioni che il protagonista stesso fa trapelare nei suoi racconti. Il materiale d’archivio testimonia una vita spesa per la fotografia. I corpi, la natura, le donne. Seppur afflitto da un male incurabile, oggi Gian Paolo continua il suo percorso creativo, ancora più ispirato. Un ritratto tra passato e presente, la storia di un uomo mosso dalla passione, costellata di infiniti scatti fotografici di impareggiabile valore artistico, sempre volti alla ricerca della bellezza.

In sala a raccontare il suo rapporto con il fotografo ci sarà Giuseppe Zanotti che muove i primi passi come designer free-lance presso piccoli artigiani negli anni ’80, per arrivare via via a collaborazioni con le più importanti case di moda. Ad inizio anni ’90 acquisisce il calzaturificio Vicini a San Mauro Pascoli, un laboratorio con 15 dipendenti, e dopo la presentazione della sua collezione a New York, la sua popolarità aumenta fino ad arrivare ad aver più di 300 dipendenti nel giro di pochissimo tempo.

La popolarità di Giuseppe Zanotti Design esplode nel 2000 quando apre la sua prima boutique a Milano, alla quale seguiranno le aperture di altre boutique a New York, Parigi, Londra, Mosca, Dubai, San Francisco, Stoccolma. A trainare la popolarità di Giuseppe Zanotti è la passione delle celebrity per le sue scarpe, scelte per il sex appeal.

Le sue creazioni debuttano ai piedi di Madonna, ma già alla fine degli anni 90 sono molte le star a volerle nel guarbaroba: cantanti come Beyoncé, Jennifer Lopez e Gwen Stefani, attrici come Penelope Cruz e Charlize Theron, top model come Eva Herzigova. Negli anni il legame con le celebrity si è anche tradotto in collaborazioni e edizioni limitate, andate tutte a ruba: è il caso dei sandali femminili disegnati a quattro mani con il rapper Kanye West, della collezione targata Beyoncé, o delle due capsule Giuseppe for Jennifer Lopez, con sandali, stivaletti e cuissardes ispirati dallo stile esplosivo di J-Lo.

Barbieri

Nato nel 1935 nel centro di Milano, da una famiglia di grossisti di tessuti, Barbieri muove subito i primi passi nell’ambito teatrale come attore e scenografo, prima di trasferirsi a Parigi nel 1962, dove assiste il celebre fotografo di Harper’s Bazaar, Tom Kublin.

Nel 1964 apre il suo primo studio a Milano. La sua sensibilità quasi pittorica per il set design, l’acconciatura e il trucco, catturano rapidamente l’attenzione dell’élite internazionale della moda, permettendogli di pubblicare su riviste internazionali come Vogue America, Vogue Italia, Vogue Paris, L’Officiel, GQ e Vanity Fair. Le campagne commerciali di Barbieri contribuiscono a definire la voce creativa della moda negli anni ’70, ’80 e ’90, dei marchi più famosi come Gianni Versace, Valentino, Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Saint Laurent e Vivienne Westwood.

Negli anni ’90, Barbieri inizia la sua ricerca antropologica. Tahiti, il Madagascar e le Seychelles, Paesi tropicali in cui trova l’equilibrio delle forme e del movimento, unendo il reportage al glamour della fotografia di moda. Classificato nel 1968 dalla rivista Stern come uno dei quattordici migliori fotografi di moda al mondo, oggi ne viene riconfermato il titolo grazie al premio ad honorem Lucie Award 2018 come Miglior Fotografo di Moda Internazionale.

Le sue opere sono state esposte nei più grandi musei: Palazzo Reale a Milano, il MAMM a Mosca, Erarta Museum of Contemporary Art a San Pietroburgo, per citarne alcuni. Alcune sue opere appartengono alle collezioni private del Victioria & Albert Museum e National Portrait Gallery di Londra, Kunsforum di Vienna e Musée du quai Branly.

Da segnalare che grazie al sostegno di Romagna Iniziative viene data la possibilità a tutti i giovani under 25, studenti, fotografi o appassionati di fotografia e cinema di entrare gratuitamente alla rassegna cinematografica Frame che si tiene al multisala cinema Eliseo di Cesena che intreccia cinema e fotografia attraverso proiezioni e incontri con registi e protagonisti. È sufficiente inviare una mail a questo indirizzo frame.rassegna@gmail.com indicando nome e cognome, data di nascita e serata alla quale si vuole partecipare. La rassegna ha ottenuto anche il patrocinio culturale dell’Ordine degli architetti di Forlì/ Cesena che attribuisce il riconoscimento di crediti formativi professionali agli architetti che parteciperanno alla serate cinematografiche (1 cfp per ogni film).

L’ingresso alle proiezioni è fissato a 8,5 euro, ridotto 6,5 per informazioni 054721520 o 3480107848.

CINEMA ELISEO MULTISALA CESENA
VIALE CARDUCCI 7
47521 CESENA (FC)

INFO 0547/21520 – 3480107848

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